Il tema della relazione tra medicina e società e quindi del ruolo del cittadino in campo medico è molto dibattuto negli ultimi anni. Basti pensare alla proposta di nuova deontologia medica che vuole guardare al paziente come ad un “archè” (principio primigenio da cui tutto nasce) piuttosto che ad un “oggetto” da studiare scientificamente e da curare come una biologia deviata... (Ivan Cavicchi_Quotidiano Sanità_26 giugno 2018) o alle iniziative degli Enti Regolatori, come ad esempio l’accordo di collaborazione siglato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e l’Accademia del paziente esperto Eupati (Adpee) allo scopo di formare i pazienti affinché possano esercitare un ruolo alla pari nei processi decisionali che portano allo sviluppo e soprattutto all’accesso alle cure.
Un ruolo di primo piano per il cittadino, quindi, nell’ambito di una nuova relazione fiduciaria tra medicina e società che richiede necessariamente che il paziente/cittadino sia consapevole dei propri diritti e dei propri doveri, quelli che vanno dalla salute, al buon uso dei servizi, all’adozione di stili di vita adeguati, all’evitare di sprecare risorse.
Sulla base di queste considerazioni e nella consapevolezza che un’informazione scientifica corretta e indipendente sia imprescindibile, la regione Abruzzo aveva lanciato una prima iniziativa di dialogo, con i cittadini, sull'uso appropriato dei farmaci, con la creazione del sito www.farmaci.abruzzo.it rimasto in funzione fino al 2013. Tale iniziativa viene ora ripresa dal Centro Regionale di Farmacovigilanza (CRFV) mantenendo l’impianto strutturale del precedente sito che fungerà ancora da porta di comunicazione tra istituzione e cittadino/paziente.